Negli scavi di Velia, sulla collina a ridosso della torre, si trova il museo con tanti reperti archeologici del luogo. Il museo è adibito all’interno di una piccola chiesa sconsacrata, molto singolare. Tutto intorno la macchia mediterranea, dove prevalgono le piante di mirto, altro simbolo del territorio. Infatti le fronde venivano usate dai pastori per trasportare i manufatti caseari da loro prodotti
Articolo precedenteGli scavi di Velia, sito archeologico che non era stato messo in risalto come meritava, relegato a sito di serie B riguardo a Paestum. Negli ultimi anni invece, finalmente, grazie anche alla regione è stato inserito nel percorso dei siti e mantenuto in condizioni davvero eccellenti. Ci sono vari custodi ministeriali, disponibili a darti indicazioni e accoglierti in un contesto così bello che non si immagina. Tutto ben tenuto. È affascinante osservare i resti di questa città, detta dell’acqua, perchè sede di infinite vasche termali che iniziano da sopra la collina fin giù. Tanti i pozzi, ancora oggi l’acqua la sentite e vedete nei canali che costeggiano il sito e in alcuni posti i muri trasudano. Arrivata in cima mi è venuto spontaneo dire “è bellissimo”, due donne hanno risposto, “lo diciamo ogni giorno anche noi anche se vediamo il tutto ogni giorno, perchè ci lavoriamo”. Arrivati fin sù sarete sazi di bellezza e sicuramente porterete a casa il ricordo di un Cilento ancora più ricco di emozioni